L’Unione Europea ha compiuto un passo significativo verso un futuro più sostenibile con l’adozione del Regolamento Ecodesign. Questa legge, che sostituisce la precedente direttiva sulla progettazione ecocompatibile, estende l’ambito di applicazione a quasi tutti i tipi di beni immessi sul mercato dell’UE.
Il Consiglio europeo ha dato l’ok definitivo al Regolamento Ecodesign il 27 maggio.
Un nuovo capitolo per l’ecosostenibilità
Il Regolamento Ecodesign o Regolamento sulla progettazione ecocompatibile (ESPR), stabilisce i requisiti per la progettazione di prodotti improntati sulla sostenibilità. Questo regolamento rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro il cambiamento climatico e per la promozione di un’economia circolare.
Cosa prevede il Regolamento Ecodesign
Il regolamento si applica a tutti i tipi di prodotti, con poche eccezioni tra cui automobili o prodotti destinati alla difesa e alla sicurezza e introduce nuovi requisiti come:
- durabilità
- riutilizzabilità,
- possibilità di miglioramento e riparabilità dei prodotti
Inoltre, stabilisce regole riguardanti la presenza di sostanze che ostacolano o compromettono la circolarità dei prodotti, l’efficienza energetica e delle risorse, i contenuti riciclati, la rifabbricazione e il riciclaggio, l’impronta di carbonio e l’impronta ambientale.
Un elemento chiave del regolamento è l’introduzione del Digital Product Passports, che fornirà informazioni dettagliate sui prodotti, promuovendo la trasparenza e la tracciabilità.
Il futuro dell’industria europea
L’industria avrà 18 mesi per adeguarsi ai nuovi requisiti. Questo rappresenta una sfida, ma anche un’opportunità. Come ha dichiarato Pierre-Yves Dermagne, vice primo ministro e ministro dell’Economia e del lavoro belga, “con il regolamento sulla progettazione ecocompatibile diamo all’industria i giusti incentivi affinché pensi in modo circolare già a partire dall’ideazione progettuale dei prodotti che intende produrre e vendere nell’UE”.
In conclusione, l’adozione del Regolamento Ecodesign segna un momento storico per l’Unione Europea. Rappresenta un impegno concreto verso un futuro più sostenibile e dimostra che l’UE è pronta a guidare la transizione verso un’economia circolare.
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