Questo lo slogan che dà il titolo alla ricerca dell’Università La Sapienza di Roma, pubblicazione del 2022 che fa emergere risultati interessanti sulla rilevanza ESG nel merito creditizio.
Tali risultati dimostrano che una maggiore consapevolezza dei fattori ESG è fortemente associata a una migliore affidabilità creditizia.
L’integrazione dei fattori ambientali, sociali e di governance è infatti la nuova frontiera della gestione del rischio di credito, poiché le autorità di regolamentazione e gli investitori richiedono sempre più alle banche di indirizzare i prestiti verso mutuatari “sostenibili”.
La corretta gestione dei fattori ESG, oltre ad influire positivamente sulla reputazione aziendale, costituisce un potenziale fattore di mitigazione del rischio di credito e una grande opportunità di sviluppo. L’idea al centro dei fattori ESG è semplice: le imprese hanno maggiori probabilità di avere successo e di generare ottimi rendimenti, se creano valore per tutti i soggetti interessati, ossia dipendenti, clienti, fornitori e la società in generale, incluso l’ambiente, non solo per i loro proprietari.
ENVIRONMENTAL
I criteri ambientali analizzano il modo in cui un’azienda contribuisce alle sfide ambientali (ad esempio: inquinamento, emissioni di gas a effetto serra, deforestazione e cambiamenti climatici, rifiuti) e aiutano a descrivere le performance in tal senso
SOCIAL
I criteri sociali analizzano il modo in cui l’impresa tratta le persone (ad esempio: gestione del capitale umano, diversità e parità di genere, condizioni di lavoro, salute e sicurezza)
GOVERNANCE
I criteri di governance valutano il modo in cui un’azienda è amministrata (ad esempio: remunerazione dei dirigenti, strategia e pratiche fiscali, corruzione e abuso d’ufficio, diversità e struttura del consiglio)
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